Affori@Work: volti e storie di artigiani e commercianti è un progetto fotografico che ha l’ambizione di voler raccontare le persone – artigiani, commercianti e professionisti – che ogni giorno animano il quartiere di Affori, Milano. Gli scatti, frutto di un anno di lavoro, vogliono infatti testimoniare che Affori è più un piccolo paese che un quartiere; un luogo in cui, nonostante tutto, l’umanità e il calore delle persone vengono per prime e le attività commerciali sono chiamate più con il nome di chi ci lavora che per quello che trattano.
L’idea del progetto è nata quasi per caso quando mio suocero, ponendo fine alla storica attività di famiglia di 5 generazioni e risalente alla seconda metà dell’800, ha chiuso il proprio negozio. Da quel giorno ho pensato che sarebbe stato interessante poter raccontare ai miei figli – attraverso i miei scatti - di una Affori che sta cambiando e che è già cambiata molto, per mantenere vivo nel tempo un ricordo delle tante persone che ogni giorno animano le attività del nostro quartiere. In un primo tempo l’idea era stata quella di fotografare solo gli esercizi più storici, quelli degli anni ’70 e precedenti: in modo del tutto naturale e spontaneo, però, è emersa la voglia di rappresentare una più ampia fetta di esercizi commerciali del quartiere, italiani o stranieri integrati e radicati nel territorio: uno spaccato il più possibile completo e aggiornato dei nostri giorni. Un messaggio di buon auspicio anche per le più recenti attività commerciali del quartiere.
La scelta dello stile è caduta sul bianco e nero perché - nella fotografia di ritratto ambientato – permette di concentrarsi maggiormente sulle espressione dei volti e dei gesti, possibilità che spesso il colore nega perché fonte di maggiore distrazione. Le foto hanno quindi l’obiettivo di ritrarre le persone nell’ambiente in cui lavorano, ambiente reso il più possibile riconoscibile per i propri tratti caratteristici. Nelle foto non è presente il nome delle persone ritratte, né delle loro attività: è una scelta consapevole, uno stimolo per l’osservatore a parlare e a confrontarsi con gli altri, per favorire il dialogo ed il confronto. Tutte le foto sono state scattate con lo stesso corpo macchina e la stessa ottica fissa per garantire uniformità di esecuzione e trattamento.